Avvertenze

La successione apostolica  è la dottrina teologica cristiana secondo la quale gli Apostoli trasmisero la loro autorità ai successori, ovvero i Vescovi, imponendo le mani sul capo, nel contesto del sacramento dell’Ordine sacro: consacrazione Episcopale.

Nella tradizione ortodossa tale consacrazione episcopale viene eseguita durante la celebrazione della Divina Liturgia da un Vescovo con un testimone che usualmente è un altro Vescovo. Un solo Vescovo impone le mani al fine di trasmettere il Santo Spirito al candidato.

La successione apostolica è la “discendenza” dei vescovi dagli Apostoli.

La successione apostolica consiste in uno degli attributi della Chiesa cristiana: l'”Apostolicità”, stabilita al Concilio di Costantinopoli del 381 d.C. proclamata nel Credo.

La Chiesa di Cristo è apostolica perché è fondata sugli Apostoli, per tre motivi:

– essa è stata e rimane costruita sul “fondamento degli Apostoli” (cfr.Ef 2,20), testimoni scelti e mandati in missione da Cristo stesso;

– custodisce e trasmette, con l’aiuto dello Spirito che abita in essa, l’insegnamento, il buon deposito, le sane parole udite dagli Apostoli;
– fino al ritorno di Cristo, continua ad essere istruita, santificata e guidata dagli Apostoli grazie ai loro successori nella missione pastorale

Per questo motivo invitiamo tutti coloro che abbiano intezione di diventare candidati agli Ordini Minori e Maggiori di una chiesa ortodossa, ente di culto o non, che non sia ancora in comunione con le chiese ortodosse autocefale (amministrativamente indipendenti), ovvero 15 chiese locali  in comunione tra loro, di verificare attentamente se il Primate di detta chiesa, ente di culto o non, che porti il titolo di Patriarca, Metropolita o Arcivescovo possa comprovare la propria Successione Apostolica.

Le 15 chiese ortodosse locali sono: Il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, Chiesa Ortodossa di Alessandria, Chiesa Ortodossa di Antiochia, Chiesa Orotodossa di Gerusalemme, Chiesa Orotodossa di Russia, Chiesa Ortodossa di Georgia, Chiesa Ortodossa Serba, Chiesa Ortodossa Rumena, Chiesa Ortodossa Bulgara, Chiesa Ortodossa di Cipro, Chiesa Ortodossa di Grecia, Chiesa Ortodossa di Polonia, Chiesa Ortodossa di Albania, Chiesa Ortodossa di Ceco – Slovacchia e la Chiesa Ortodossa di Ucraina.

Alcune realtà ecclesiastiche, come la nostra, discendono direttamente da una queste chiese autocefale, nonostante non siano ancora in comunione con esse, ma vengono definite “canonicamente regolari” per effetto della regolarità nella trasmissione dei canoni della Chiesa primitiva di Cristo e la comprovata Successione Apostolica.

In Italia vi sono molte realtà, sedicenti chiese, definite ortodosse che non possono comprovare la propria Successione Apostolica, perché non l’hanno mai ricevuta o semplicemente perché nate da scismi locali, di cui i sedicenti primati o capi spirituali, non hanno mai ottenuto il “Tomos di Autocefalia” oppure sono stati sanzionati e ridotti allo stato monastico. In questa particolare situazione rende nulle tutte le consacrazioni episcopali effettuate da alti prelati ridotti allo stato monastico, soprattutto nelle chiese ortodosse.

Chiunque puo’ fondare una chiesa, ricordiamo ad esempio San Francesco d’Assisi un semplice Ierodiacono che ha fondato l’Ordine dei Francescani, una delle realtà monastiche più note del globo.

Conferire gli ordini, maggiori e minori è una prerogativa esclusiva del Vescovo.

Per cui diffidate da coloro che vantano titoli altisonanti, Patriarca, Metropolita o Arcivescovo, in assenza di una prova certa della loro Consacrazione Episcopale, al fine di evitare che un laico vestito da Vescovo, possa illudervi nel conferivi illeggittimamente il sacramento dell’Ordinazione, diaconale o sacerdotale, oppure una consacrazione episcopale.

Con l’augurio che tale precisazione possa essere da voi una tutela alla legittimità delle vostre aspirazioni vi invitiamo a seguirci on-line e direttamente alle nostre celebrazioni nei luoghi di culto.