«Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità l’un l’altro, rendete giustizia vera e perfetta alle vostre porte. E non inventate il male gli uni contro gli altri, e non amate lo spergiuro, perché tutte quelle sono cose che odio – dichiara il Signore». Sono le parole di uno dei frammenti ritrovati martedì 16 marzo nel deserto della Giudea, come annunciato dall’Autorità israeliana per le Antichità. L’iscrizione di 2.000 anni fa è in lingua greca, anche se la parola “Dio” è in paleo-ebraico, ed è riconducibile al libro biblico di Zaccaria.
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